Lingue internazionali

In questo contesto con “lingue internazionali” non si intende “lingue nazionali contemporanee”.

Per il dialogo internazionale non possediamo una lingua designata, ma molte lingue benché la cooperazione internazionale diventi sempre più importante.

Qual’ è la soluzione?

Noi cittadini dell’UE, i cittadini degli stati membri dell’O.N.U. e gli altri abitanti di questo pianeta, bisogna che ci si metta d’accordo su una lingua che venga usata dai governi e dalla gente. Dobbiamo trovare l’intesa su una lingua che non sia la lingua di nessuna nazione, che non sia la lingua madre di nessun popolo. Inoltre la lingua deve essere facile da imparare. Una tale lingua esiste. Si chiama esperanto.

La scelta dell’esperanto come lingua internazionale mondiale darà vantaggi enormi a tutti i popoli, cinesi, russi, americani, nigeriani e tutti gli altri, perché un mondo dove individui da tutti i paesi possano esprimersi facilmente nella stessa lingua sarà un mondo più sicuro e più pacifico. Tutti ne guadagnano, sia il proletariato che i capitalisti, gli isolazionisti e coloro che non vogliono accettare nessun confine.

L’uomo di stato parla senza interprete

Con una tale lingua tutti gli statisti del mondo potrebbero parlare senza interpreti e in un breve arco di tempo ottenere un maggior grado d’intesa, perché usando interpreti molto del contatto personale viene meno. Sono consapevole di ciò grazie a molti anni d’esperienza.

Forse obietterai, che il mondo possiede già una lingua internazionale, cioè l’inglese (il francese, lo spagnolo ecc., scegli pure). Allora ti domando di andare in giro per l’Europa. Te la caverai male solo con la tua conoscenza dell’inglese (del francese, dello spagnolo). Molti non ti capiranno affatto, altri invece, malgrado studi di molti anni, non saranno in grado di conversare in un modo che abbia senso.

Se i paesi del mondo si potessero mettere d’accordo e scegliere l’inglese come lingua internazionale, ciò in realtà impedirebbe alla gente di comunicare in modo normale al di sopra dei confini nazionali con un conseguente isolazionismo.

Hildegard

La badessa Hildegard da Bingen nel secolo dodicesimo ha costruito una nuova lingua, la lingua Ignota. Dopo questo primo caso, centinaia di differenti idee per lingue internazionali sono state proposte, come il volapük, l’ido, il novial, l’occidental, il ling, l’esperanto e l’interlingua. Alcune hanno attirato dei seguaci ma in breve tempo si sono spente. Nessuna era tanto facile da imparare come l’esperanto o tutt’altro capace di arrivare alla stessa espansione e successo o mostrarsi possedere una tale forza dinamica intrinseca.

L’esperanto non è la lingua di una nazione ma la lingua di tutti. L’esperanto non è destinato a sostituire o negare la lingua di un paese, al contrario deve servire come un ponte linguistico nei casi in cui non si parli la stessa lingua.

Fra due anni potremo fare conversazione con tutti

Se tutti in Europa cominciassero adesso a imparare l’esperanto, fra due anni potrebbero conversare.

Nessun amico dell’accordo e della cooperazione internazionale ben informato può opporsi al fatto che l’esperanto diventi la lingua comune ufficiale di lavoro dell’UE. Fatto questo sarà anche la settima lingua ufficiale dell’O.N.U. Fatto questo l’esperanto diventerá dopo non più di qualche decina di anni la lingua dominante nell’O.N.U. a causa della sua semplicità di apprendimento. Fatto questo ci si metterà d’accordo sul fatto che basta una sola lingua di lavoro, l’esperanto. Sia perché è molto facile da imparare sia perché non ha una traccia nazionale.

La polizia

L’International Police Association, la più grande organizzazione di polizia indipendente del mondo, ha nel suo emblema le parole Servo per Amikeco che è esperanto e significa pressappoco “servo per amicizia”. È questa una organizzazione internazionale con membri nel mondo intero. Quale lingua pensi avrebbero scelto invece per il loro emblema? Devi rispondere.


© Hans Malv, 2004